Potrò usare l’ecobonus 110%?

cerchiamo di capire dalla bozza di decreto quali sono i possibili usi e le cautele da utilizzare per poter beneficiare di questo decreto.

Il decreto è uscito in Gazzetta Ufficiale.
Perchè si utilizzabile serve la conversione in legge (60 giorni) e i provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate (30 giorni).
Agosto.

Chi lo può usare?

Per ora, è definita una finestra temporale di validità, dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
I soggetti che potranno utilizzarlo saranno i condomini (con all’interno prime e seconde case) e le abitazioni unifamiliari (solo prima casa).

Quanto dovrò pagare i lavori?

Anche nulla se si riesce a rientrare nei vincoli della legge.
Un progetto ed esecuzione accurata farebbero sì che per i proprietari i lavori sarebbero assolutamente GRATIS.

Cosa posso fare?

Vediamo prima cosa DEVO fare.
Bisogna realizzare ALMENO una di queste opere:
– Coibentazione delle pareti e tetto dell’edificio (condomini e edifici unifamiliari)
– Sostituzione dell’impianto di riscaldamento o raffrescamento (nei condomini)
– Sostituzione dell’impianto di riscaldamento (negli edifici unifamiliari)
– Adeguamento sismico (condomini e edifici unifamiliari)

SE effettuati almeno uno di questi punti rientrerebbero anche:
– Sostituzione degli infissi esterni (finestre)
– Impianti fotovoltaici

Ci sono dei rischi?

Si.
Oltre a dover necessariamente essere fra i soggetti che ne possono usufruire vi sono delle criticità tecniche e fiscali.
Rischi “tecnici”
Ci sono dei massimali di spesa per ogni intervento, se superati, la parte eccedente dovrà essere pagata direttamente dal cliente.
Ci sono dei requisiti minimi sui materiali e sul miglioramento energetico. In caso di non raggiungimento decadrebbe completamente la utilizzabilità del decreto.
Rischi “fiscali”
Il credito d’imposta può essere utilizzato dal cliente o ceduto all’impresa o a terzi.
Ma,
il cliente potrebbe non avere abbastanza capienza fiscale per utilizzare tutto il credito. Ne perderebbe la parte eccedente.
L’impresa o i terzi (una banca per esempio) potrebbero non essere interessati a incamerarlo. Non è un obbligo.
Anche la solidità fiscale dell’impresa potrebbe essere determinante a causa della natura “fiscale” del credito. In caso di “turbolenze fiscali” dell’impresa il credito rientrerebbe verso lo Stato. Il cliente ne perderebbe il beneficio.

Come posso utilizzarlo in sicurezza?

serve PRIMA dell’inizio del processo una analisi di fattibilità tecnica (da parte di un architetto, ingegnere o geometra) e fiscale\finanziaria.
Una volta deciso, servirà una affidabile progettazione, direzione lavori e certificazione finale da parte del professionista.
Servirà inoltre una scrupolosa gestione del processo burocratico dall’inizio alla fine.
Non ultimo l’obbligatorio Visto di conformità dei documenti redatto da un commercialista.

Ma allora?

Il mio consiglio è:
– Un tecnico affidabile
– Una verifica fiscale affidabile.
– Eventualmente, un soggetto finanziario in grado di “piazzare” il credito a banche o ad altre aziende (ci sono migliaia di aziende che lo comprerebbero su due piedi).

[ SPOILER ]
io mi sono attrezzato… shhh!


ciao,
Marco

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